Festa Patronale di San Nicola
Manifestazioni fieristiche, Spettacoli, Mostre, lotteria, ballo liscio e Luna Park.
Periodo: seconda domenica di settembre di ogni anno
I festeggiamenti si svolgono principalmente nel centro storico cittadino, la domenica, il lunedì sera ed il martedì sera con il grandioso spettacolo pirotecnico.
Programmi dettagliati o cambiamenti sono evidenziati di volta in volta nelle news.
STORIA DEL SANTO
San Nicola da Tolentino nacque a Castel S. Angelo, l'odierno S. Angelo in Pontano, nel 1245, e morì a Tolentino il 10 settembre 1305. La vita di S. Nicola da Tolentino è un intreccio di singolarissime esperienze mistiche e di fatti prodigiosi, in parte confermati nel processo di canonizzazione, apertosi vent'anni dopo la morte e conclusosi nel 1446, nel quale vennero dichiarati autentici trecento e uno miracoli. Fu asceta, austero ma non eccentrico, rigoroso con se stesso, ma dolce e garbato con tutti. Entrato tra gli agostiniani nel 1256 e ordinato sacerdote nel 1269 a Cingoli, dopo sei anni di peregrinazioni in varie città delle Marche, ebbe fissa dimora a Tolentino, dove svolse il suo apostolato principalmente al confessionale. Maturò nell'ombra la sua santificazione personale, mettendo a frutto le risorse spirituali che gli garantiva la vita religiosa: l'incondizionata obbedienza, l'assoluto distacco dai beni terreni e la profonda modestia. Benché nulla trasparisse all'esterno delle severe penitenze alle quali si sottoponeva, sappiamo dalla testimonianza dei suoi confratelli che quattro giorni alla settimana il suo cibo consisteva solo in pane e acqua e nei restanti tre giorni non toccava mai cibi sostanziosi, come carne, uova, latticini o frutta. Riduceva il sonno a tre o quattro ore per dedicare il resto della notte alla preghiera. Dopo lunghe ore trascorse in confessionale, compiva visite quotidiane nelle case dei poveri, per i quali, col permesso dei superiori, aveva costituito un modesto fondo da cui attingere nei casi più urgenti. A quarant'anni dopo la morte, il suo corpo fu trovato incorrotto. In quell'occasione gli furono recise le braccia e dalle ferite sgorgò copioso il sangue. Conservate in teche d'argento, dal XV secolo, le braccia ebbero periodiche effusioni di sangue. Ciò contribuì al diffondersi del culto del santo in Europa e nelle Americhe.
CURIOSITA'
La devozione dei Vigonesi a San Nicola Tolentino risale al 1460, quando i Padri Agostiniani fondarono il loro Convento. Ma l'occasione principale che diede origine alla Festa di San Nicola fu la liberazione dalla terribile peste del 1630. La pestilenza era stata disseminata in Piemonte dalle bande tedesche e probabilmente dalle molte piogge del 1629, che si protassero fino all'anno seguente. Vigone elesse San Nicola a suo speciale Protettore, con obbligo di santificarne la festa, fin dall'anno 1644. La festività di San Nicola si celebra i giorni immediatamente precedenti e successivi alla seconda domenica di settembre. San Nicola era ed è soprattutto una festa religiosa celebrata con la processione al Santo Patrono del paese. Un tempo la fiera agricola, con l'esposizione e la vendita di vacche, cavalli e maiali, richiamava nella cosiddetta "Piazza delle Bestie" molte persone. In piazza del municipio veniva allestito il "ballo a palchetto".